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A SENSO UNICO
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Bestemmio i cieli santifico i vivi resto a guardare un ciglio di porta un morso di mela un lenzuolo bianco un odore di sangue sospendimi ti chiedo strappami ti prego bestemmio i cieli ora la ferita non sanguina ma duole la forma è per morire laggiù resta un lampo a scavare la notte la mano aggrappata al mondo che sanguina amore nell'infanzia che viene nuda finge vita senza respiro solo un misero fremito mai cercato nel nulla voluto finge l'inganno piu' grande scese piena di silenzio di quiete sentii dire a mia madre:"attenti e' l'inganno" l'orecchio non trova il silenzio tormentato dal rumore e dai cento silenzi cento mille dolori soffocati nel fiato di un tiro sbagliato un pianto alato mi regge in discesa sotto la fulgida ascesa di un finto sorriso tirato su dal riso sono le spezie creano differenze ten
150° Anniversario dell’Unità d’Italia: La Società delle Estranee e le donne, eroine invisibili, del Risorgimento italiano.
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TINA
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A pensarci bene sono te. Sono nata dentro di te. Sono stata cullata fin dal primo momento del vostro incontro, perché eri ancora vulcano. Eri ancora mamma di una bimba di 3 mesi appena. Eri. Eri giusta. Mi hai fatto spazio. Pur non volendo mi hai subito amata..Ricordo quel calore, quante volte ti ho sentita ridere, piangere, parlarmi. Ti ho visto sconfitta. Non ero maschio, e tu lo sapevi ma ti divertivi a fargli credere che il suo desiderio era più forte del tuo. Mentre tu mi parlavi di merletti e cappottini rosa, lui scommetteva sulla mia futura virilità. Peccato. Ero una femmina. Me lo racconti sempre, ogni benedetto 14 marzo "quella notte ero sola, io e te. Tutti andarono via perché tu decidesti di nascere da sola. Di farcela, come sempre, con le tue forze. Eri stupenda, occhi neri grandi, tanti capelli scuri" Era mezzanotte e qualche minuto a cavallo tra il dì festivo e lavorativo. Siamo nate insieme, mamma! Oggi, resto ad aspettarti qui a casa. Aspetto come un papà